Il progetto “Il Teatro va a scuola” nasce nel 2009 e ha coinvolto oltre tremila alunni tra la Direzione Didattica Primo e Secondo Circolo di Marsciano, l’Istituto Comprensivo di San Venanzo e la Direzione Didattica di Todi.
Il progetto comprende:
Il teatro quando entra nella scuola deve essere soprattutto considerato un linguaggio, una forma di comunicazione che utilizza il corpo e tutte le sue potenzialità espressive: il gesto, la voce, il suono, il racconto, il movimento, le azioni. Un linguaggio che ha la caratteristica intrinseca di essere interdisciplinare e ha la capacità di attivare allo stesso tempo il corpo e la mente.
Il teatro è uno strumento di relazione, uno spazio di incontro e di confronto. L’esperienza teatrale è utile al miglioramento delle relazioni all’interno del gruppo, rafforza la fiducia in se stessi e negli altri, favorisce l’apprendimento, sviluppa creatività e senso critico.
Il laboratorio propone un percorso sulla fiaba e sulle sue possibilità di drammatizzazione, attraverso letture animate ed attività laboratoriali, che guidino i bambini alla comprensione, alla riflessione e allo sviluppo delle proprie capacità di creazione e immaginazione.
Il teatro quando entra nella scuola deve essere soprattutto considerato una forma di comunicazione che utilizza il corpo e tutte le sue potenzialità espressive: il gesto, la voce, il suono, il racconto, il movimento, le azioni. È a partire dal corpo che il bambino costruisce il primo nucleo dell’immagine di sé e allo stesso tempo inizia ad aprirsi al mondo.
Attraverso la pluralità dei linguaggi offerti dall’esperienza teatrale, il bambino viene stimolato ad utilizzare tutti i canali espressivi per ampliare le sue possibilità comunicative.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: incontri settimanali di un’ora per ogni gruppo/classe diretti dagli educatori teatrali di Isola di Confine.
Il laboratorio propone un percorso ludico-didattico in cui gli alunni possano interagire con i diversi linguaggi racchiusi dall’esperienza teatrale.
Il punto di partenza è la lettura di un testo – fiaba, racconto, classici della letteratura per l’infanzia – da scegliere in relazione all’età degli alunni coinvolti ed in collaborazione con gli insegnanti, in modo da inserirsi e arricchire il quadro curricolare.
Attraverso le tecniche teatrali, che utilizzano il corpo e tutte le sue potenzialità espressive, il testo scritto sarà narrato, “giocato” e drammatizzato con attiva partecipazione degli alunni e degli insegnanti.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: incontri settimanali di un’ora per ogni gruppo/classe diretti dagli educatori teatrali di Isola di Confine.
Il teatro è uno strumento di relazione, uno spazio di incontro e di confronto. L’esperienza teatrale è utile al miglioramento delle relazioni all’interno del gruppo, rafforza la fiducia in sé stessi e negli altri, favorisce l’apprendimento, sviluppa creatività e senso critico.
Nel teatro e nelle arti performative chi partecipa sperimenta la propria corporeità in un contesto relazionale che tiene legati insieme gli aspetti cognitivi e affettivi.
In un momento in cui si assiste ad un impoverimento delle relazioni inter e intra personali, è importante investire sulla formazione e sull’educazione della persona a partire dall’educazione socio-emotiva, dalla relazione faccia a faccia, dal coinvolgimento diretto attraverso il proprio corpo e la propria mente, di cui il teatro è catalizzatore.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: incontri settimanali di un’ora per ogni gruppo/classe diretti dagli educatori teatrali di Isola di Confine.
Il laboratorio è incentrato sul valore formativo del teatro come strumento di conoscenza di sé e dell’altro, attraverso la scoperta e la valorizzazione delle potenzialità espressive e comunicative.
In particolare all’interno della scuola, il laboratorio teatrale può diventare quello spazio di libertà e di esplorazione del sé, delle capacità creative e immaginative, che porti beneficio non solo all’apprendimento, ma alla costruzione delle relazioni sociali e allo sviluppo delle competenze socioemotive.
Il teatro nella scuola agisce in maniera trasversale nella microsocietà che è il gruppo/classe, con potenzialità in senso trasformativo, portatore di un modello cognitivo, emozionale, comunicativo differente basato sulla creazione di relazioni significative.